Eletta presidente del consiglio comunale dopo aver raccolto 404 preferenze
Candidata al consiglio comunale di Telese Terme alle elezioni amministrative del 20 e 21 settembre scorso Maria Venditti ha raccolto 404 preferenze. Quarta più votata nella lista Tutti Telese, Maria Venditti è stata eletta presidente del consiglio comunale del comune beneventano. 31 anni, sociologa con atrofia muscolare spinale, Maria Venditti da anni porta avanti il suo impegno sui temi della disabilità attraverso la sua militanza nella Fish Campania.
Quali sono le principali criticità di Telese Terme sulla disabilità?
«Telese parte avvantaggiata su più fronti come contesto entro il quale poter iniziare un discorso emancipato in tema di disabilità. È sede di importanti cliniche mediche, è un luogo a vocazione turistica in quanto paese termale. E centrale non solo in relazione ai paesi della Valle ma anche in collegamenti con gli altri capoluoghi di provincia. La sua naturale conformazione paesaggistica poi la colloca tra i paesi più godibili in termini di servizi e possibilità abitative. Quello che manca è una seria presa in carico istituzionale di tutte queste potenzialità. Un’attenzione mirata alle politiche in tema di disabilità, non in senso assistenzialistico ma come traiettoria di sviluppo del territorio. Garantendo servizi alla persona, promuovendo la partecipazione ed il volontariato sociale e puntando su temi come l’accessibilità e la sostenibilità. Oltretutto Telese è un paese in cui la maggior parte delle persone che lo abitano non ci sono nate ma lo hanno scelto concentrando qui bisogni ed aspirazioni. Sono confluite qui persone dai paesi limitrofi per soluzioni abitative più confortevoli o addirittura persone da gli altri capoluoghi di provincia in cerca di uno stile di vita più sano. Mi auguro quindi che il nostro mandato amministrativo possa rispondere a questa richiesta di innovazione e migliore qualità della vita».
Quali saranno le prime proposte che metterai in campo?
«Ho avuto la possibilità di rendere note le mie proposte già all’interno del programma elettorale, documento che è stato scritto a più mani. Quindi rendere noto ai miei concittadini quali fossero le mie intenzioni e stipulare attraverso il voto un patto sociale in questo senso. Le priorità in questa prima fase saranno sostanzialmente due: accendere l’attenzione sul tema dell’accessibilità, avviando una concertazione per attivare lo strumento dei Peba che permette un monitoraggio ed una azione coerente sul piano urbanistico del paese, tra edifici pubblici e percorsi urbani. Sarà un modo per aggregare tecnici, imprenditori, forze politiche nello sforzo comune di lasciare un’impronta significativa nella direzione di un pieno godimento dei diritti di cittadinanza. Altro proposito sarà l’adozione della convenzione Onu come testo d’ispirazione etica per le politiche in materia di disabilità. Promuovere la convenzione come testo di ispirazione ad azioni politiche sarà anche l’opportunità per calendarizzare una serie di eventi ed iniziative volte alla formazione dei dipendenti degli uffici pubblici e cittadinanza tutta. alla creazione di un opinione pubblica sui temi della disabilità non più legata solo ad un’idea di filantropia da affrontare prettamente in campo socio-sanitaria ma li definendolo una cornice di senso più ampia che richiami al il pieno godimento di diritti umani, dei diritti di cittadinanza e di responsabilità istituzionale. La mia delega da consigliere comunale prevede anche la rappresentanza dell’ente in seno ai tavoli istituzionali dell’ambito di zona. Lì mi piacerebbe portare la voce delle organizzazioni e dei movimenti in cui sono impegnata e avanzare proposte che possano creare politiche coerenti su tutto il territorio e non solo sul singolo comune».
Ciro Oliviero