La Masseria Ferraioli compie 5 anni

La Masseria Ferraioli compie 5 anni

Lo scorso 22 settembre l’allora Prefetto di Napoli Marco Valentini ha posto simbolicamente la prima pietra della ristrutturazione della Masseria Ferraioli. Nei giorni successivi sono partiti i lavori presso il bene confiscato più grande dell’area metropolitana di Napoli. La ristrutturazione procede a rilento, ma ciò che maggiormente minaccia volontari e cittadini che hanno sposato questo

Lo scorso 22 settembre l’allora Prefetto di Napoli Marco Valentini ha posto simbolicamente la prima pietra della ristrutturazione della Masseria Ferraioli. Nei giorni successivi sono partiti i lavori presso il bene confiscato più grande dell’area metropolitana di Napoli. La ristrutturazione procede a rilento, ma ciò che maggiormente minaccia volontari e cittadini che hanno sposato questo percorso di riscatto e legalità è il progetto di svincolo autostradale. Questo proprio mentre le attività della Masseria Ferraioli crescono e si allargano alla partecipazione di altri enti, reti. È dunque necessario discutere del futuro del bene confiscato.

L’iniziativa di sabato 5 marzo servirà anche a questo. Ma sarà anche l’occasione per festeggiare, assieme alla comunità, i primi 5 anni di attività, di impegno e di riscatto del bene confiscato più grande dell’area metropolitana di Napoli. Una giornata dedicata al racconto di quanto è stato realizzato in questi anni e per immaginare insieme il futuro della Masseria Antonio Esposito Ferraioli, a partire dalle ore 9. All’iniziativa saranno presenti autorità, istituzioni, scuole, cittadini, attivisti. Sono stati invitati il Prefetto di Napoli, Claudio Palomba, il Vescovo di Napoli, Monsignor Domenico Battaglia. Hanno già confermato la loro presenza il senatore Sandro Ruotolo, l’assessore alla legalità della Regione Campania, Mario Morcone, un rappresentante della Commissione Regionale Speciale Anticamorra e Beni confiscati.

La Masseria oggi rappresenta una straordinaria storia di riscatto e di impegno quotidiano, grazie alle quali il bene è stato completamente restituito alla città di Afragola. E si è aperto a tutte le realtà che fanno dell’impegno e del riscatto sociale il proprio punto di forza. A partire dagli enti gestori del bene, quali il consorzio Terzo Settore, l’asociazione Sott’e’ncoppa, Cgil Napoli e Campania, le cooperative L’Uomo e il Legno e Giancarlo Siani. Alle quali si aggiungono tante realtà amiche, che saranno presenti anche sabato. Tra queste il comitato di Liberazione dalla camorra – Area Nord di Napoli, l’U.S. Rugby Afragola, numerosi gruppi scout, l’associazione Let’s do It! Italy.

@dalsociale24

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