I ricercatori norvegesi hanno dato particolare attenzione alle microplastiche provenienti da abbigliamento e prodotti plastici dispersi nell’ambiente
Le microplastiche disperse in mare hanno due percorsi preferenziali. Il 65 per cento dalla costa norvegese viaggia verso il Mar di Laptev in Russia fino ad arrivare all’Oceano Artico. Il restante 35 per cento va dalla Groenlandia fino al nord del Canada. Questi i dati emersi da uno studio di ricercatori norvegesi circa le attività di pesca nel continente, i rifiuti prodotti e le dinamiche di smaltimento degli stessi nel Paese negli anni tra il 2007 e il 2017. Gli studiosi hanno dato particolare attenzione alle microplastiche provenienti dalle fibre di abbigliamento, pneumatici, cosmetici, prodotti plastici dispersi nell’ambiente.
Che le microplastiche arrivassero anche in angoli remoti del mondo, lo avevo già anticipato, nel novembre 2020, uno studio dell’Università di Princeton. Già in uno studio del 2019 era stato evidenziato che le microplastiche erano finite fino in Antartide. Per ognuno di questi casi è necessario arrivare a conoscere l’origine della dispersione in acqua dei rifiuti. In questo modo è più facilmente approcciabile un sistema di blocco della circolazione delle microplastiche.
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