Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha ribadito che i porti resteranno chiusi perché «l’Ue non si muove. Ho mandato un elenco di 670 immigrati pronti per essere ricollocati, risposte per ora zero, quindi continuiamo a sigillare, chiudere e controllare porti». L’Associazione degli studi giuridici sull’immigrazione aveva chiarito settimana scorsa che non esistono provvedimenti ministeriali di chiusura dei porti.

Malta segue la linea italiana, sottolineando che il coordinamento dei soccorsi ai migranti non dipende esclusivamente dagli stati confinanti, ma «anche tutti gli altri e le soluzioni devono essere condivise», ha dichiarato il ministro degli Esteri maltese, Carmelo Abela, all’arrivo al summit dei ministri degli Esteri del Mediterraneo occidentali. «Per la gestione dei migranti nel Mediterraneo vanno seguite le regole internazionali. Le devono seguire le Ong ma anche il coordinamento dei soccorsi quando dà le indicazioni», ha aggiunto Abela. Anche il Vaticano è tornato a parlare della questione legata all’accoglienza e ai porti chiusi.




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