La lettera recapitata questa mattina non è la prima minaccia che riceve
Questa mattina una lettera minatoria è stata fatta recapitare presso la casa della sorella di Alessandro Cannavacciuolo. «Puttana morirai tu e quel bastardo di tuo fratello». Recita così la frase scritta sul foglio. La frase è stata composta con lettere ritagliate. Attivista ambientale e candidato alle Regionali in Campania nelle fila del M5S, Cannavacciuolo aveva già in passato subito minacce per il suo impegno civico in Terra dei Fuochi.
Come ha raccontato lui stesso su Facebook il fatto è stato denunciato alle forze dell’ordine. Pubblicando la foto della lettera Cannavacciuolo ha scritto che «utilizzare, come mezzo di intimidazione, i miei familiari è davvero un atto vile e tipicamente mafioso». All’attivista acerrano sono giunti attestati di solidarietà da più parti. A partire dalla presidente della commissione ambiente, Vilma Moronese, che ha sottolineato che Alessandro si «sta battendo con tutte le forze contro l’inquinamento e la devastazione ambientale di questo territorio è un atto gravissimo e criminale. Spero che l’autore di questo vile attacco venga quanto prima consegnato nelle mani della giustizia».
Solidarietà anche dal senatore del M5S Sergio Vaccaro. «Davanti a questo gesto vile vogliamo esprimere ad Alessandro ed alla sua famiglia tutta la nostra vicinanza: Alessandro non è mai stato solo e mai lo sarà. Le minacce sono la debolezza di chi vorrebbe prevaricare, in questo caso sui cittadini. Da campano dico: continueremo a lottare al tuo fianco, caro Alessandro».