La Masseria Antonio Esposito Ferraioli non si tocca. Lo hanno ripetuto molti cittadini afragolesi e non nel giorno della marcia anticamorra cittadina. Lo hanno ripetuto alcuni esponenti delle istituzioni nazionali e del governo. Non lo dice in maniera chiara e netta però l’amministrazione comunale di Afragola. E questo permette alla camorra di riorganizzarsi. Di riprendere coraggio ed agire in un territorio dove una volta la faceva da padrona.

«A distanza di oltre venti giorni in cui l’unico atto concreto del Comune di Afragola è stato quello di chiedere il dissequestro del bene, ma non si hanno notizie ulteriori su cosa voglia fare del bene dopo l’eventuale dissequestro», racconta il direttore della Masseria Giovanni Russo. Dopo la denuncia sulla pagina Facebook della Masseria Antonio Esposito Ferraioli, abbiamo raggiunto telefonicamente Russo. «Purtroppo si iniziano a rivelare brutti episodi, sia di danneggiamento degli orti che le minacce agli ortolani», aggiunge il direttore della masseria. Dal bene confiscato stanno sparendo attrezzi, la recinzione è stata tagliata, così come il lucchetto del pozzo che è stato tagliato con un flex (in foto).



SULLO STESSO ARGOMENTO POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE:

Il punto sulla Masseria Ferraioli

Masseria Ferraioli, intervista a Vanacore