L’iniziativa rientra nell’ambito di Una carezza il progetto della Fondazione Famiglia di Maria di San Giovanni a Teduccio
Negli ultimi diciotto mesi Una carezza in un pugno ha educato al rispetto e alla parità. A dire no alla violenza sulle donne. Un periodo nel corso del quale gli studenti delle quattro scuole di Napoli est coinvolte nel progetto si sono confrontati con esperti, con gli insegnanti, tra loro. Un lavoro fatto con il supporto della Fondazione Famiglia di Maria che ha realizzato il progetto con il patrocino del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’istituto comprensivo 47 Sarria Monti di San Giovanni a Teduccio ha realizzato un sito web dedicato al progetto. L’iniziativa di presentazione delle attività del sito web si è svolta con un evento ristretto, dovuto alle norme anticovid. Ieri i contenuti sono stati proiettati sui muri della scuola per consentire una maggiore fruizione. Poesie, disegni attraverso i quali gli studenti hanno raccontato la propria esperienza. Come ha sottolineato la referente del progetto, Paola Borriello, «l’obiettivo della scuola è fornire strumenti nuovi dove non ci siano differenze. È questo quello che la scuola si propone, ed in particolare la nostra ha abbracciato questo bellissimo progetto con una grande ricaduta sui nostri ragazzi».
Anche la dirigente del Sarria Monti, Teresa Sasso, ha sottolineato l’importanza della scuola, definendola «presidio di legalità, perché è nella scuola che si gettano le basi per un ruolo di cittadinanza attiva e democratica, dove si costruiscono azioni finalizzate a far si che i nostri ragazzi interiorizzino valori, atteggiamenti di rispetto verso gli altri e quindi comportamenti non violenti».
La presidente della fondazione Famiglia di Maria, Anna Riccardi, ha ricordato che il progetto è stato modificato causa emergenza sanitaria, ma che non si è fermato. Anche per dare continuità al lavoro fatto con gli studenti di Napoli est. «I protagonisti non siamo noi ma gli alunni, gli studenti, i minori della Fondazione e soprattutto le mamme di questo quartiere», ha aggiunto la Riccardi.
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