L’approvazione nella seduta di consiglio comunale di ieri
L’articolo 27 della Costituzione recita che «le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato». Lo ha ricordato l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Napoli, Roberta Gaeta, dopo l’approvazione della proposta di istituire la figura del Garante dei diritti dei detenuti.
La proposta, avanzata con una delibera a firma dello stesso assessore, è stata approvata nella seduta del consiglio comunale di ieri. Dopo l’approvazione la Gaeta ha detto che «un Paese veramente civile è quello teso a tutelare e far rispettare i diritti inalienabili di ogni uomo, compresi quelli dei detenuti. Il carcere deve rappresentare uno strumento detentivo di rieducazione, non il luogo in cui l’individuo è alienato».
Nel suo intervento l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Napoli ha sottolineato che con questa decisione l’amministrazione vuole dare seguito a quanto scritto nella Costituzione. L’individuazione della figura del Garante dei diritti dei detenuti può «contribuire – ha detto la Gaeta – alla salvaguardia dei diritti fondamentali delle persone incarcerate, garantendone la dignità ed eliminando ogni forma di marginalità sociale».