Tanta la rivalità sul campo quanto l’umanità e la solidarietà che si sono avvertite oggi. La vera partita Napoli-Sampdoria si è giocata tra gli abbracci dei tifosi delle due squadre di calcio che stanno per scendere in campo.

Grazie al coordinamento del tifoso sampdoriano Tommaso Giani, molti dei club azzurri, campani, hanno presidiato furi lo stadio San Paolo per accogliere calorosamente i tifosi della Samp. Nelle scorse settimane c’è stata una raccolta fondi voluta dai tifosi napoletani, cifra affidata oggi direttamente ai tifosi blucerchiati che si occuperanno di distribuire il fondo alle persone che hanno perduto casa e sicurezza dopo il crollo del ponte Morandi a Genova, quel terribile 16 agosto scorso.

Un momento per ricordare le quarantatre vittime della tragedia agostana, in cui persero la vita anche quattro giovanissimi napoletani. Presente il club “Ciro Vive” con mamma Antonella Leardi e papà Giovanni Esposito per diffondere quell’amore che i genitori di Ciro Esposito, tifoso napoletano ucciso a Roma, nel maggio 2014 mentre si recava all’Olimpico per tifare azzurro, in cui ancora credono e che vorrebbero trasmettere anche in luoghi di competizione calcistica.

Il sit-in dei napoletani per accogliere e sostenere i tifosi doriani è stato coordinato dal club Napoli di Poggiomarino, che ha raccolto l’istanza di Tommaso Giani per un abbraccio storico tra tifosi.

Genova, dallo scorso agosto è una città ferita, fatica ad alzarsi, le attività economiche sono in ginocchio, il dolore è vivo e quotidiano. E Napoli è una città che vive con dignità tutti i suoi drammi e le sue lotte. E sa curare con amore, calore. Da oggi Genova è meno sola. E la partita fuori dal San Paolo è stata vinta dall’umanità.

Carmen Cretoso