Applicando i criteri dell’universal design, i percorsi esterni ed interni al museo saranno accessibili
Il 30 giugno è stato presentato al pubblico il progetto studiato e strutturato dalla fondazione Politecnico Milano e dal Parco Archeologico di Naxos di Taormina, che ha l’obiettivo di abbattere le barriere all’interno del parco stesso e nel museo in esso contenuto. Il progetto, finanziato dalla misura 3 del Pnrr, applicando i principi e i criteri dell’universal design, andrà a rendere i percorsi esterni ed interni al museo accessibili, permetterà la creazione di un percorso tattile che consenta alle persone con disabilità visiva di raggiungere dall’ingresso del museo la biglietteria in modo autonomo e si organizzeranno delle ore di formazione per il personale.
Ma non è tutto qui. Con i 499.541,20 euro ricevuti i gruppi di ricerca specializzati del Politecnico e i dirigenti e i funzionari del Parco, rispettivamente responsabili degli aspetti scientifici ed archeologici del progetto provvederanno ad eliminare, oltre a quelle fisiche e sensoriali, pure le barriere culturali. Saranno, infatti, istallati una segnaletica visiva vicino ad ogni opera presente nel museo, pannelli multisensoriali in più di una lingua, video con le opere descritte nella Lingua italiana dei segni e nella lingua dei segni internazionale, video che grazie ad codice qr possono anche essere sottolineati.
LEGGI ANCHE: Teverolaccio, sportello per le persone con disabilità
Inoltre, le didascalie presenti attualmente saranno sostituite con altre caratterizzate da alta leggibilità e contrasto visivo/cromatico e sarà realizzata una mappa tattile di tutta la struttura, dotata anch’essa di un qr code, che se inquadrato aprirà una serie di audioguide. Con il potenziamento del sito internet del Parco, questo aumenterà ulteriormente le persone che potranno godere del suo patrimonio culturale, grazie all’utilizzo di strumenti dedicati a coloro con ridotte capacità sensoriali. Il progetto, la cui realizzazione sarà svolto in collaborazione con le associazioni territoriali delle persone con disabilità visiva e con disabilità uditiva, ha durata triennale: terminerà, quindi nel 2026.
Non solo accessibilità. Il progetto nato al parco archeologico Naxos si concentra anche sull’apprendimento online e attraverso diversi strumenti informatici come quelli di digital learning verranno promosse le materie steam, ovvero scienza, matematica, tecnologia, arte e ingegneria, applicandole ai beni culturali e storici. Questo aspetto verrà concretizzato in cooperazione con realtà culturali locali, scuole ed università.
Elisa Marino