Dalle indagini della Procura distrettuale di Reggio Calabria contro la cosca Alvaro di Sinopoli è emerso anche il nome di un politico. Si tratta del senatore di Forza Italia Marco Siclari. L’ipotesi di reato è scambio elettorale politico-mafioso. A mettere in contatto il parlamentare con Domenico Laurendi, esponente della cosca, sarebbe stato Giuseppe Galletta Antonio, medico ed ex consigliere provinciale di Fi a Reggio Calabria. La Dda di Reggio Calabria ha dunque chiesto l’autorizzazione a procedere all’arresto del senatore.

«Da mesi ormai andiamo ripetendo che quello delle infiltrazioni mafiose nelle liste del centrodestra è diventato un problema che Meloni e Salvini devono affrontare. Sarebbe davvero ora che se ne occupasse la Commissione Antimafia. Lo dobbiamo ai calabresi e agli italiani onesti, che restano la maggioranza silenziosa ed operosa contro il diffondersi del virus del malaffare», ha detto il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia.

Su Facebook la deputata del M5S Elisa Scutellà ha ricordato che inoltre oggi un esponente di Fratelli d’Italia, sindaco di Sant’Eufemia d’Aspromonte e neo consigliere regionale Domenico Creazzo, è finito ai domiciliari nel corso dell’operazione Eyphemos contro il clan Alvaro che ha visto complessivamente 65 persone arrestate. Creazzo «nel coltivare e realizzare il progetto di candidarsi e vincere le elezioni regionali del gennaio 2020, si era rivolto alla ‘ndrangheta, in particolare a Domenico Laureandi», si legge in una nota della Questura di Reggio Calabria.