Le famiglie degli studenti con disabilità e gli assistenti alla comunicazione sono stati auditi in commissione cultura dell’Assemblea regionale siciliana
Dall’inizio dell’anno scolastico centinaia di studenti siciliani con disabilità attendono di poter frequentare la scuola. Come abbiamo raccontato a più riprese molti denunciano si essere impossibilitati ad andare a scuola per la mancanza di assistenza igienico-personale o per l’assenza dell’assistenza all’autonomia e alla comunicazione. La prima a denunciare questa situazione era stata lo scorso settembre la deputata regionale della Lega Marianna Caronia. A seguire si era occupato della vicenda anche il presidente della commissione speciale d’indagine e di studio per il monitoraggio dell’attuazione delle leggi in Sicilia Carmelo Pullara.
Oltre 2 mila, solo tra Palermo, Catania e Messina, gli studenti che hanno riscontrato queste difficoltà. Problemi che si vanno ad aggiungere a quelli atavici della scuola italiana. Maggiormente presenti nel Mezzogiorno. A partire dall’accessibilità. Come emerso dalla rilevazione Istat sulle Misure del Benessere equo e sostenibile dei territori, le scuole italiane non sono accessibili. Meno di una scuola su tre, possiede bagni, porte, scale, ascensori, rampe esterne a norma. Solo il 32,6 per cento è accessibile agli studenti con disabilità motoria.
LEGGI ANCHE: Si rischia a non garantire i diritti a disabili
Intanto la questione siciliana continua a preoccupare le famiglie degli studenti con disabilità e gli assistenti alla comunicazione. Nella giornata di ieri i loro rappresentanti sono stati auditi in commissione cultura dell’Assemblea regionale siciliana. I problemi restano i medesimi di oltre un mese fa. «Non è possibile che con mille cavilli burocratici le Città metropolitane o i liberi consorzi continuino a non applicare una legge regionale negando un diritto fondamentale a centinaia di ragazzi e ragazze con disabilità», ha detto la Caronia. Ulteriore nota dolente l’assenza all’audizione dell’assessore alle Politiche sociali Antonio Scavone che mostra «un comportamento non solo poco istituzionale ma soprattutto sprezzante dei diritti e delle difficoltà che stanno vivendo centinaia di studenti e le loro famiglie», secondo la deputata leghista.
@dalsociale24