Oltre la Terra dei fuochi, analisi e riflessioni

Oltre la Terra dei fuochi, analisi e riflessioni

Il convegno si è svolto questa mattina presso l’auditorium dell’Ente Riserve di via Machiavelli a Castel Volturno

Giornata di riflessione e analisi quella promossa quest’oggi sul litorale Domitio dal dipartimento di Scienze politiche dell’Università Federico II in collaborazione con l’Ente Riserve Naturali Regionali Volturno-Licola-Falciano dal titolo Oltre la Terra dei fuochi. La mattinata, organizzata nell’ambito del corso di studi in Politica ed Economia dell’Ambiente, si è aperta con la conferenza svoltasi presso l’auditorium dell’Ente Riserve di via Machiavelli a Castel Volturno.

Dopo i saluti dell’attuale commissario, e già presidente dell’ente, Giovanni Sabatino, si sono susseguiti una serie di interventi moderati da Pasquale Pennacchio, dottorando di ricerca del Dipartimento di Scienze Politiche della Federico II, che ha precisato come l’obiettivo della giornata di studio fosse fare il punto su cosa significa fare politica ambientale su un territorio tanto complesso come quello del Litorale Domitio, attraverso la voce di attori istituzionali e sociali che lo vivono quotidianamente.

Ad aprire gli interventi è stata Lucia Simonetti, docente di Geografia Politica Economica della Federico II, titolare del corso rivolto alle studentesse e agli studenti presenti oggi ai lavori, che ha evidenziato come il concetto di “cura” di un territorio vada perseguito attraverso l’educazione a “vedere” il paesaggio in cui si vive, analizzandone i fatti che lo hanno plasmato per poter definire le strategie più adatte per poterlo tutelare.

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L’intervento successivo è stato di Renato Perillo, neo presidente del WWF Caserta che ha relazionato sui forti contrasti ambientali e sociali del litorale, determinati dalla grave condizione di degrado ambientale e sociale che ancora oggi ne caratterizza ampie aree, alla quale però si contrappone la presenza di ricchezze naturalistiche come ad esempio le presenza dell’orchidea palustre che rappresenta un importante indicatore dello stato di salute delle cosiddette zone umide, e che deve farci riflettere sempre attentamente ogni volta che si vuole intervenire modificando il territorio, anche solo costruendo una casa.

E proprio sulle zone umide quanto sull’importanza della cooperazione delle realtà che agiscono sul territorio in direzione della tutela ambientale è intervenuto Vincenzo Viglione, attivista e attuale referente del WWF Caserta per l’Agro Aversano e il Litorale Domitio, che dopo un excursus sull’annoso impegno dell’associazione del Panda lungo il litorale attraverso azioni di vigilanza ambientale e antibracconaggio che ha permesso negli anni di scongiurare disastri ambientali e la denuncia di diversi crimini di natura ambientale, ha spiegato come solo azioni coordinate e partecipate possono tradursi nella realizzazione di obiettivi concreti di valorizzazione e rilancio del territorio.

Uno di tali esempi di proficua cooperazione è senza dubbio quello relativo al monitoraggio delle nidificazioni di tartarughe marine Caretta caretta che ha trovato nell’associazione Domizia, per la quale è intervenuto il presidente Vincenzo Ammaliato, e nel racconto di una specie tanto carismatica come la tartaruga Caretta caretta, appunto, un potente veicolo di sensibilizzazione ed educazione alle buone pratiche ambientali che nel giro di pochi anni ha spinto cittadinanza, istituzioni e operatori commerciali a fare scelte sempre più ispirate alla tutela ambientale.

A chiudere gli interventi, Giovanni Papadimitra, presidente del Comitato Kosmos, che ha portato la testimonianza dell’impegno civico delle tante realtà dell’area giuglianese attive contro gli scempi ambientali determinati della cattiva gestione del ciclo dei rifiuti.

Ad arricchire la mattinata, l’intervento telefonico di Amanda Fronzi del WWF Italia che ha sottolineato l’importanza del lavoro sinergico attivato con l’Ente Riserve per l’intervento di rinaturazione attualmente in corso presso la zona umida dei Variconi, area Ramsar di importanza naturalistica internazionale presente alla sinistra della foce del Volturno, e i saluti del vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, portati dal moderatore, come testimonianza di vicinanza ai percorsi di tutela ambientale del territorio in quanto aderenti agli obiettivi tracciati dall’Enciclica Laudato sì scritta nel 2015 da Papa Francesco.
La giornata si poi è conclusa con le visite guidate presso i siti naturalistici del territorio come i Variconi e la Pineta di Castel Volturno, attualmente destinatari di importanti interventi di riqualificazione.

@dalsociale24

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