La pandemia da Covid-19, il conflitto in Ucraina, la crisi climatica hanno impattato profondamente sui cittadini in termini sociali, sanitari ed economici. In Italia 1,9 milioni di famiglie e circa 5,6 milioni di individui vivono in povertà assoluta. Tutte le spese stanno aumentando. Dal cibo all’affitto. Dalle cure all’energia. Già l‘Alleanza contro la povertà aveva lanciato l’allarme lo scorso luglio. Ora si aggiunge quello lanciato da One Campaign, l’ong fondata da Bono degli U2. L’organizzazione che combatte la povertà estrema evidenzia che «nel mondo, per la prima volta dagli anni ’90, la povertà estrema e le disuguaglianze sono in aumento».

A dare risposte a questa situazione deve essere la politica. Il prossimo parlamento dovrà lavorare per superare questa crisi. Ma questi temi non sono esattamente centrali in questa campagna elettorale estiva. Per dare una spinta al contrasto alle disuguaglianze ed all’aumento del tasso di povertà estrema, One ha lanciato la campagna Mannaggia la miseria. One chiede, attraverso gli youth ambassador, «proposte a sostegno delle economie più vulnerabili, della salute globale e degli sforzi per contrastare la crisi climatica». Per l’ong, si legge in una nota, «le prossime elezioni del 25 settembre saranno un momento chiave per l’Italia per ripensare gli impegni in materia di aiuti allo sviluppo e solidarietà internazionale, il cui impatto sui Paesi poveri è di vasta portata».

Nel corso dei restanti giorni di campagna elettorale, One monitorerà gli impegni presi dai candidati. L’ong renderà noti sul proprio sito i nomi di quanti sosterranno le raccomandazioni. «I futuri rappresentanti istituzionali hanno la responsabilità di ascoltare i giovani e di unirsi alla lotta. Negli ultimi anni, il nostro Paese ha fatto progressi importanti nel campo della cooperazione internazionale e i nostri attivisti stanno facendo la loro parte per garantire che rimanga tale», ha dichiarato la referente per le politiche e l’advocacy di One Italia, Martina Nuti.

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