L’appuntamento è per mercoledì 27 ottobre alle 18 presso l’Asilo Filangieri, alla presenza del regista Michele Cinque e dell’armatore Alessandro Metz
«La Libia si ritiene non soddisfi i requisiti per poter essere considerata come un luogo sicuro ai fini dello sbarco all’esito del soccorso in mare». Queste le parole del procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella, nella richiesta di archiviazione per il capitano e l’armatore della nave Mare Jonio. Parole riprese in occasione dell’Angelus di ieri da Papa Francesco. Anche il Pontefice ha voluto ricordare che la Libia non è un Paese sicuro. Come ripetono da anni le ong, la società civile tutta, parte della politica, anche se l’Italia continua a finanziare il Paese.
Proprio per questi motivi le navi delle ong sono presenti nelle acque Sarr libiche. Per soccorrere chi scappa da guerra, fame, cambiamenti climatici. Fra pochi giorni proprio la Mare Jonio salperà nuovamente. Prima della partenza Mediterranea presenterà il suo equipaggio a Napoli. L’equipaggio di terra napoletano, che fa da riferimento per tutta la Campania, è nato nel pieno della pandemia da Covid 19 e si presenta ora alla città con la ripresa delle attività sociali in presenza. L’iniziativa sarà anche l’occasione per fare il punto sulle politiche migratorie nel nostro paese a partire dallo scandaloso rifinanziamento degli accordi tra Italia e Libia, voluto da governo Draghi.
L’appuntamento è fissato per mercoledì 27 ottobre alle 18 presso l’Asilo Filangieri. Durante la serata sarà proiettato il docufilm Iuventa, sulla storia dell’equipaggio della nave della ong Jugend Rettet che, dopo un salvataggio in mare di decine di persone che rischiavano di morire, è stato messo sotto processo per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, un’accusa fuori da ogni attinenza con la realtà. Alla proiezioni saranno presenti il regista, Michele Cinque e l’armatore della Mare Ionio, Alessandro Metz, di Mediterranea Saving Humans.
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