Il progetto di inclusione lavorativa della fondazione Giò, in collaborazione con la cooperativa Giò
La legge 112/2016 sul Dopo di Noi introduce strumenti atti a favorire il benessere, l’inclusione sociale, l’autonomia e l’assistenza delle persone affette da disabilità grave. Una progressiva presa in carico della persona con disabilità che deve partire mentre i genitori sono ancora in vita. Non un’assistenzialismo puro, ma un sostegno per permettere alla persone, dove possibile, di raggiungere una propria autonomia. Come nel caso di Openhouse, il progetto di inclusione lavorativa della fondazione Giò, in collaborazione con la cooperativa Giò ed una piccola azienda agricola.
Per realizzare Openhouse, è stato ristrutturato l’ex convento Palazzi-Zavarise situato a Rosciano, quartiere periferico di Fano. In quella struttura saranno realizzati progetti di inclusione lavorativa e programmi di autonomia abitativa per giovani adulti con disabilità intellettiva. L’ex convento diventerà una struttura ricettiva dove lavoreranno i ragazzi con disabilità intellettiva. Gli otto ettari di terreno adiacenti saranno utilizzati per la coltivazione di verdure ed ortaggi. Sono inoltre presenti un uliveto ed una stalla per gli animali. L’ex casa del custode sarà invece adibita a ospitare i lavoratori, per avviare il progetto di autonomia abitativa.
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