Paciolla, la Procura di Roma indaga per omicidio

Paciolla, la Procura di Roma indaga per omicidio

In attesa dei risultati dell’autopsia effettuata da Vittorio Fineschi

Lo scorso 15 luglio l’italiano Mario Paciolla era stato trovato senza vita nella sua casa di San Vicente del Caguán, in Colombia. Le prime notizie sulla morte del giovane napoletano riportavano che si fosse tolto la vita. Col passare delle settimane questa ipotesi è scemata sempre più. La stessa famiglia aveva ribadito dal primo momento che questa ricostruzione non potesse essere veritiera.

La Procura di Roma aveva aperto un fascicolo sull’istigazione al suicidio. Gli inquirenti hanno cambiato rotta. Ora indagano per omicidio. I risultati dell’autopsia effettuata dal Vittorio Fineschi ancora non sono stati resi noti, ma questa decisione degli inquirenti romani può essere letta come primo indizio. Nelle indagini sono stati coinvolti i carabinieri del Ros. A condurre l’indagine il procuratore Michele Prestipino.

La scena del crimine potrebbe essere stata manomessa. A trovarlo erano stati i funzionari Onu. Il primo ad entrare in casa, grazie ad una copia delle chiavi fornite dal proprietario, era stato il responsabile alla Sicurezza Christian Thompson. Lo stesso aveva chiamato la polizia trenta minuti dopo. Thompson ha dichiarato di aver preso telefono e pc in quanto di proprietà dell’Onu. Materiale poi smaltito in discarica e mai analizzato dagli inquirenti. Il responsabile alla Sicurezza era poi tornato sul luogo del delitto per accompagnare due donne che hanno ripulito l’appartamento con la candeggina. Secondo la giornalista de El Espectador Claudia Julieta Duque dall’appartamento mancherebbero anche una fotocamera, delle agende, delle foto e del materiale informatico.

Ciro Oliviero

Redazione
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