Alle 16.58 del ’92 l’esplosione della bomba in via D’Amelio
Il 19 luglio del 1992 Paolo Borsellino e i cinque agenti della scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina perdevano la vita per mano mafiosa. Alle 16.58 di quel giorno una bomba fatta esplodere in via D’Amelio ammazzava il giudice che, assieme a Giovanni Falcone, stava contrastando il potere mafioso e gli intrecci con la politica corrotta.
L’anniversario di oggi sarà il primo senza la sorella del giudice, Rita Borsellino, deceduta. Diversi gli appuntamenti organizzati dal movimento delle Agende Rosse e dal centro studi “Paolo e Rita Borsellino”. In corso dalle 9 “Coloriamo Via D’Amelio: il 19 luglio per i cittadini di domani” con momenti di animazione e riflessione per i bambini. Alle 10.30 al chiostro della Questo in piazza Vittorio un convegno al quale prenderanno parte, tra gli altri, il capo della polizia e il questore di Palermo.
Alle 14.45 l’appuntamento “Orfani di Stato”, con gli interventi dei familiari delle vittime della strage di via D’Amelio e di altri vittime innocenti fra i quali Vincenzo Agostino, Angela Manca, Stefano Mormile, Brizio Montinaro, Rosaria Scarpulla e Francesco Vinci. Alle 15 la cerimonia di commemorazione delle vittime davanti la sede dell’ufficio scorte nella caserma della polizia Pietro Lungaro in via Agostino Catalano.
All’ora esatta dell’esplosione, le 16.58, ci sarà un minuto di silenzio. Poi Salvatore Borsellino reciterà la poesia «Giudice Paolo» di Marilena Monti. Alle 17.30 il dibattito “Testimoni di ingiustizia” con Piera Aiello, Ignazio Cutrò, Gianfranco Franciosi. Altri appuntamenti in serata ai quali è prevista, tra gli altri, la partecipazione del giornalista Marco Lillo.