Le associazioni ambientaliste di Napoli chiedono ad amministrazione e commercianti di evitare di far volare palloncini
Per festeggiare l’arrivo del nuovo anno da più parti era stato proposto di sostituire i fuochi d’artificio con i palloncini. Una proposta in parte rientrata dopo l’appello delle associazioni ambientaliste di Napoli. Secondo il Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation il 70 per cento dei palloncini fatti volare finisce in mari e oceani compromettendo flora e fauna marina. Si tratta di oggetti in plastica e, pur se biodegradabili o compostabili, per decomporsi hanno bisogno di condizioni particolari e tempi lunghi.
Con l’imminente festa di San Valentino ci risiamo. La proposta di celebrare la ricorrenza con i palloncini è arrivata da artigiani e commercianti di San Gregorio Armeno a Napoli. Iniziativa ripresa anche dall’assessore al patrimonio Alessandra Clemente. Grazie a questa condivisione sui social le associazioni ambientaliste hanno appreso la notizia e si sono mobilitate. Chiedono «ancora una volta di prendere coscienza delle esternalità negative e degli effetti collaterali dell’utilizzo di potenziali rifiuti che si disperdono nell’ambiente. Invitiamo – si legge nella nota – dunque gli assessori coinvolti a trovare soluzioni alternative a basso impatto ambientale».
Le associazioni firmatarie dell’appello comprendono la volontà di riscatto dell’associazione delle Botteghe, in questo momento di difficoltà economica causata dall’assenza di turismo. Allo stesso tempo evidenziano che esistono alternative no impattanti come, ad esempio, adottare le aiuole o piantare un albero L’albero dell’amore e della sostenibilità è la proposta.
Le associazioni firmatarie sono Cleanap, Climate Save, Fondali Campania, Fiab Napoli Cicloverdi, Greenpeace Napoli, Let’s do it! Italy, N’Sea Yet, One Sea Alliance, Premio GreenCare Ets, Università Verde Torre del Greco, ZeroWaste/RifiutiZero Campania, WaU, Wwf Napoli.
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