In questa legislatura non c’è margine per una legge Zan. Lo aveva dichiarato fuori dai denti a dalSociale24 il giornalista Alessandro Cecchi Paone l’indomani della bocciatura in Senato della legge Zan. Nei mesi scorsi più volte avevano sottolineato le difficoltà che avrebbe riscontrato la proposta di legge raccontata per essere contro l’omotransfobia. Ma è di più. Era di più. La legge che portava il nome del deputato Pd Alessandro Zan era una misura di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per sesso, genere, disabilità. Ora la Camera dei Deputati prova a mettere una pezza. Non presentando una nuova legge. Non c’è margine, come già accennato. Ma presentando una mozione per installare una panchina arcobaleno a Montecitorio.

La proposta è partita dal deputato di Forza Italia Elio Vito ed ha raccolto l’adesione di 130 deputati. Come ha scritto lo stesso deputato forzista su Twitter, lanciando l’hashtag #unapanchinaarcobalenoamontecitorio. La lodevole iniziativa contro l’omotransfobia non può certo essere paragonata ad una legge che tuteli i diritti delle persone lgbtqi+. La proposta ha però avuto consensi da più parti. Anche la senatrice del M5S Alessandra Maiorino ha plaudito all’iniziativa dell’esponente di Forza Italia. La Maiorino ha ringraziato anche i deputati del suo partito che hanno aderito in 62.

«È importante che le istituzioni diano un segnale di vicinanza alla comunità lgbt, dopo lo sconcertante spettacolo del giubilo da stadio all’affossamento a voto segreto della legge contro l’omolesbobitransfobia. Nessun cittadino e nessuna cittadina italiana deve sentirsi invisibile nei suoi diritti e nel suo bisogno di riconoscimento da parte dello Stato. Una panchina all’interno di Montecitorio sarebbe un segnale chiaro per la coscienza del Paese, che è più avanti di quegli ululati riecheggiati a palazzo Madama lo scorso 27 ottobre», ha detto la senatrice Maiorino.

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