Evitare lo spreco alimentare è un obbligo considerate le difficoltà in cui versano migliaia di persone solo in Italia. A partire dal pane. Quello avanzato in casa può essere riutilizzo per realizzare antiche ricette di recupero. Il pane invenduto nelle attività commerciali può essere donato alle mense dei poveri, a famiglie bisognose. Ma può essere utilizzato per produrre la birra. Lo scorso anno avevamo raccontato l’esperienza della birra 166, un progetto dei Magazzini Sociali, attivo a Potenza da dicembre 2014. Quella lucana però non è l’unica esperienza del genere. Un progetto simile esiste anche in Sardegna. Con precisione a Sant’Antioco.

Il birrificio Rubiu ha deciso di produrre una nuova birra da affiancare alla sua linea di dieci specialità della Sardegna sud occidentale. La Pane Liquido sarà prodotta dal pane raffermo di frumento tostato. La linea di cui farà parte questa particolare birra si chiama Santa Birra e comprende sia una chiara che una ambrata. La birra sarà disponibile sia nella piccola che nella grande distribuzione. Pane Liquido nasce con l’intento di «proporre, ad un più ampio pubblico, una buona birra artigianale facile da reperire e a un prezzo più contenuto rispetto alla linea classica del birrificio», ha spiegato il titolare del birrificio e mastro birraio, Fabrizio Melis.

Il pane utilizzato è il civraxiu, un tipico pane locale che viene ritirato dal panificio Calabrò. Il pane invenduto rappresenta il 30 per cento dei prodotti utilizzati per realizzare questa bevanda a bassa gradazione alcolica. Una birra sostenibile, in quanto contribuisce alla realizzazione di un’economia circolare.

@dalsociale24



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