L’iniziativa di Napoli rientra nella Settimana europea della mobilità sostenibile e nel World Cleanup Day
I temi della cura della città, della sostenibilità ambientale e della mobilità efficiente e sostenibile vanno di pari passo. Questi i punti cardine del ParkingDay, l’evento promosso da Greenpeace Napoli in occasione della Settimana Europea della Mobilità. I volontari hanno portato nel quartiere napoletano di San Giovanni a Teduccio la protesta creativa, convertendo temporaneamente un’area parcheggio in piazza San Giovanni Battista in uno spazio verde destinato alla socialità, al gioco e all’arte, con l’obiettivo di sottrarlo alle auto e restituirlo simbolicamente alle persone.
Greenpeace Napoli ha più volte denunciato la carenza di piste ciclabili, di parcheggi di interscambio, della necessità di un potenziamento del trasporto pubblico. Temi cari anche a Cleanap, che ha spesso evidenziato le stesse problematiche. Come ad inizio agosto, quando aveva lanciato una provocazione attraverso l’esperimento di recupero di uno spazio pubblico con il Park(ing) Day a Napoli. Nell’evento di sabato 18 sono state coinvolte anche altre associazioni. Oltre alla sopracitata Cleanap, erano presenti anche Art33, NapoliPedala e Let’s do It! Italy. L’appuntamento è infatti rientrato anche all’interno del World Cleanup Day, coordinato in Italia proprio da quest’ultima associazione. Nel corso della mattinata sono state coinvolte le persone nella riqualifica, nella raccolta e differenziazione dei rifiuti, grazie anche alla collaborazione di Asia.
LEGGI ANCHE: CleaNap propone degli spunti per Napoli 2021
Non solo Napoli. L’attività si è svolta in contemporanea in diverse città italiane. Altri appuntamenti avranno luogo il prossimo 3 e 4 ottobre in concomitanza con le elezioni amministrative. Sono state scelte quelle giornate per sensibilizzare i candidati ai problemi legati alla presenza delle auto in città. Greenpeace chiede alle amministrazioni delle città italiane di garantire spazi urbani più sani e vivibili e un sistema di mobilità equo e sostenibile, pensato per le persone e non per le auto.
Con più di 65 auto ogni 100 abitanti, il nostro Paese ha uno dei tassi di motorizzazione più alti in Europa, con il settore dei trasporti responsabile di un quarto delle emissioni di gas serra a livello nazionale. Il responsabile della campagna trasporti di Greenpeace Italia, Federico Spadini, ha sottolineato che «per troppo tempo l’automobile ha plasmato il volto delle nostre città, il paesaggio e anche la vita delle persone. I cittadini sono stati resi dipendenti dal trasporto motorizzato privato attraverso una cattiva pianificazione urbana, la mancanza di accesso ad alternative pubbliche e la massiccia promozione da parte dell’industria automobilistica. I tempi sono ora maturi per un ripensamento dello spazio in città, e le amministrazioni hanno l’opportunità, e anche il dovere, di trasformare i sistemi di mobilità urbana a favore del benessere delle persone e del Pianeta».
@dalsociale24