La percezione della corruzione

La percezione della corruzione

Secondo gli italiani il principale corruttore è la criminalità organizzata

Per oltre 6 italiani su 10 la corruzione è aumentata dopo l’inchiesta Mani pulite. Lo dice un sondaggio PoliticApp di Swg. Dopo oltre 25 anni di quell’inchiesta che scosse la politica italiana il 31 per cento degli intervistati crede sia aumentata in modo sostanziale, mentre il 33 un po’. Il 18 per cento crede sia diminuita un po’, mentre solo il 2 in modo sostanziale. Nel sondaggio l’istituto demoscopico ha chiesto anche se la questione morale sia limitata ai partiti o riguardi tutti. Per l’82 per cento riguarda tutti.

Se c’è un corrotto c’è anche un corruttore. Secondo gli italiani il principale corruttore è la criminalità organizzata con il 67 per cento di risposte. Seguono le imprese (30%), i cittadini con interessi economici (21%), le banche (17%), professionisti (11%). Dal sondaggio emerge che il campione reputa che le imprese investono più in tangenti che in processi di innovazione. Ne è convinto il 57 per cento degli intervistati. Dato che arriva al 66 tra i residente al sud e sulle isole.

Gli italiani interpellati da Swg vogliono che i corrotti e corruttori siano puniti duramente. Il 67 per cento crede che debbano essere puniti in egual misura. Il 14 per cento crede che debba essere punito maggiormente il corruttore, mentre per il 12 chi si fa corrompere. Per l’86 per cento del campione a chi corrompe un funzionario deve essere espropriato del bene, per il 79 deve essere interdetto dal fare impresa e per il 70 gli deve essere tolta l’azione se è un imprenditore.

Redazione
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