Il Piemonte adotta la lingua dei segni

Il Piemonte adotta la lingua dei segni

La Regione acquisterà un software di sottotitolazione automatica

Qualche settimana fa una studentessa sorda dell’Università di Torino aveva chiesto il riconoscimento della lingua dei segni a livello parlamentare. Un riconoscimento che le avrebbe permesso di seguire le lezioni necessarie a laurearsi. Le otto ore di interprete a lei assegnate dall’università non sono infatti sufficienti. Di quella richiesta si sono fatti carico i consiglieri regionali Daniele Valle del Partito democratico e Maurizio Marrone di Fratelli d’Italia.

I due consiglieri di differenti gruppi hanno presentato un ordine del giorno collegato all’assestamento di Bilancio. La mozione impegna la giunta «a prevedere uno stanziamento di risorse per acquistare nel 2020 il programma Dragon Naturally Speaking, un software di sottotitolazione automatica per gli studenti sordi dell’Università di Torino e ad attivare un servizio di sottotitolazione delle sedute del Consiglio regionale». La notizia è stata ufficializzata nel pomeriggio di ieri in occasione di una conferenza sull’inclusione degli studenti e dei cittadini sordi.

Come sottolineano i consiglieri regionali Valle e Marrone la Regione Piemonte «è da sempre all’avanguardia nel costruire i servizi alla comunità delle persone sorde e dobbiamo continuare su questa strada».

Redazione
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