Le pigotte Unicef con materiale riciclo

Le pigotte Unicef con materiale riciclo

Martedì 4 gennaio avrà luogo l’evento “Il rifiuto torna in vita per salvare la vita”, per sostenere i bambini sostenuti da Unicef

La pigotta è una bambola di pezza venduta da Unicef per aiutare i bambini che si trovano in difficoltà. Acquistarla significa sostenere i progetti dell’organizzazione, che vanno dalla somministrazione di vaccini agli alimenti terapeutici. Dalla costruzioni di pozzi a quella di scuole. Ogni bambola è legata alla persona che l’ha realizzata. Ed anche ad ogni progetto che sostiene. Come in Puglia, dove a realizzarle sono le beneficiarie del progetto “La Puglia non Tratta – Insieme per le Vittime” e dei progetti del Sistema di Accoglienza e Integrazione, gestiti dalla cooperativa sociale Medtraining.

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Ma le pigotte dell’Unicef possono avere una doppia valenza sociale. Anche sul fronte ambientale. Come nel caso di quelle realizzate dai volontari di Ripacandida, in provincia di Potenza. La particolarità di queste pigotte è che sono realizzate con materiale da riciclo. Il rifiuto torna in vita per salvare la vita. Questo il titolo dell’evento che avrà luogo martedì 4 gennaio alle 10 presso il santuario di San Donato a Ripacandida, in cui saranno presentate le pigotte. Il progetto è promosso da Egrib e coordinato dal dipartimento Ambiente della Regione Basilicata con il brand Ambiente Basilicata, in collaborazione con il Comune e le suore del convento di San Donato. Alla presentazione prenderanno parte l’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Rosa, il sindaco di Ripacandida, Giuseppe Sarcuno, l’amministratore unico di Egrib, Canio Santarsiero e la presidente dell’Unicef Basilicata, Angela Granata. 

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