Un incontro con oltre cento studenti delle terze medie dell’istituto comprensivo 70 Marino Santa Rosa di Ponticelli su bullismo e cyberbullismo
La pandemia non ferma le attività extra scolastiche. L’emergenza ha mutato la forma – non più in presenza -, ma non la sostanza. Nell’ambito del progetto di Scuola Viva, il pm Catello Maresca ha incontrato gli studenti delle terze medie dell’istituto comprensivo 70 Marino Santa Rosa di Ponticelli. Oltre cento i ragazzi che hanno interloquito con il Sostituto Procuratore della Procura generale presso la Corte d’appello di Napoli su bullismo e cyberbullismo. Sulle insidie che possono arrivare dalla rete e dai social network. Come i ragazzi stessi possano essere veicolo di una cultura del rispetto nei giovani studenti, specie in contesti delicati come quelli in cui opera l’istituto scolastico di Napoli Est.
Molte le domande rivolte a Maresca, sia dagli studenti che dagli insegnanti. Qual è, ad esempio, il lavoro di magistratura e forze dell’ordine sul tema oggetto dell’incontro. Ma anche sull’esperienza dell’ex pm della Direzione Distrettuale Antimafia nella lotta ai clan della camorra. Sui temi della legalità sui quali l’istituto dell’area orientale di Napoli punta molto, come hanno ricordato la vicepreside Libera Sannino e il dirigente Nino Marchesano.
«Tra gli altri abbiamo realizzato un progetto con l’Autorità Garante dell’Infanzia e Adolescenza di Roma creando giochi relazionali e inaugurando uno spazio di mediazione dei conflitti nella scuola. Un percorso che abbiamo ripreso anche con Scuola Viva coinvolgendo alunni in situazioni di svantaggio, genitori, esperti e animatori per creare una fitta e significativa trama di relazioni», ha detto Marchesano.
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