Il gruppo Breton della provincia di Treviso ha realizzato una app con un sistema a premi
L’ultima campagna Giretto d’Italia aveva assegnato il titolo di campione di ciclabilità urbana a Padova con 6.856 cittadini che hanno scelto questa strada. In generale tra le prime in classifica ci sono le città del nord. Anche grazie agli incentivi offerti dalle aziende. Come l’esempio virtuoso della Bermec di Talamona, in provincia di Sondrio, che ha favorito un piano che incentiva i dipendenti all’utilizzo della bici per gli spostamenti da casa a lavoro. E c’è chi ha proseguito su questa strada, arrivando a sposare la tecnologia con l’ambiente. Come nel caso del gruppo Breton, di Castello di Godego, in provincia di Treviso, che ha realizzato una app per certificare l’utilizzo della bici nel tragitto da casa a lavoro dei suoi dipendenti.
L’azienda, specializzata in progettazione e produzione di macchine e impianti industriali per la lavorazione di pietra naturale, ceramica e metalli, ha immaginato un sistema a premi. I dipendenti che utilizzano la bici per andare a lavoro ottengono dei punti. Con quelli potranno ottenere crediti da utilizzare per l’acquisto di buoni regalo. Lo scopo dell’iniziativa dell’azienda trevigiana è quello di ridurre traffico e inquinamento. Non attraverso una app, ma anche alcuni enti pubblici avevano lanciato un sistema premiale per chi va a lavoro in bici. Come Parma, con un incentivo mensile di 50 euro a chi pedala per andare a lavoro, attraverso gli incentivi messi a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna. E come la Campania, con il progetto Bike to work.
Ma non ovunque è tutto rose e fiori. In altri territori, nonostante gli incentivi che sono stati messi in campo non è facile andare in bici. Come a Napoli. Lo scorso ottobre, la presidente di Cleanap, Emiliana Mellone, aveva evidenziato le carenze infrastrutturali e sul piano della sicurezza per ciclisti e pedoni. E come aveva fatto anche l’ingegnere Salvatore Di Dio, Managing director di Push, su scala più ampia.
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