Tandem di impegno tra istituzioni, associazioni, scuola e cooperative social per la presentazione della 14esima edizione dell’iniziativa
«Due giorni fa, a pochi passi dal centro Ciro Colonna, le forze dell’ordine hanno eseguito 63 arresti di uomini e donne dei clan. Non è solo con gli arresti e la repressione che si fa il contrasto alla camorra, e l’iniziativa di Facciamo un pacco alla camorra sono un chiaro un segno di riscatto». Queste le parole centrali dell’intervento del referente di Libera Campania, Mariano Di Palma, alla presentazione di ieri a Ponticelli del Pacco alla camorra. Giunta alla quattordicesima edizione, l’iniziativa Facciamo un Pacco alla camorra, quest’anno è dedicata al tema della Pace. Come ha testimoniato la presenza di Laura Marmorale di mediterranea Saving Humans, a cui Nco ha donato simbolicamente il primo pacco in segno di vicinanza e sostegno.
Il cesto contiene prodotti coltivati e trasformati in beni confiscati alla camorra in provincia di Caserta e non solo. Nel pacco di quest’anno sono infatti presenti la passata di pomodoro tradizionale della cooperativa Pietra di Scarto di Cerignola in Puglia, ed il caffè della cooperativa Lazzarelle, fatta da detenute nel carcere femminile di Pozzuoli, in provincia di Napoli. «Facciamo un pacco alla camorra è un progetto culturale che portiamo in giro in Italia e all’estero. Un progetto di diritti e di pace che guarda ad uno sviluppo sostenibile attraverso l’agricoltura sociale, rimettendo le persone al centro e costruendo comunità sane», ha sottolineato Giuliano Ciano del Consorzio Nuova Cooperazione Organizzata.
«Con il paniere di prodotti biologici, lavori dalle cooperative che riutilizzano beni confiscati e che risanano beni comuni dal degrado, parliamo di welfare, comunità e accoglienza e non è un caso che abbiamo scelto di presentarlo a Ponticelli. Ogni anno scegliamo un luogo simbolo di resistenza e dal Centro Colonna vogliamo esprimere dissenso contro la camorra che spara e che violenta l’economia ma anche incoraggiare tutti coloro che quotidianamente lottano per costruire», ha aggiunto Giuliano Ciano.
Tandem di impegno tra istituzioni, associazioni, scuola e cooperative social per la presentazione del Pacco alla camorra. Nel parterre erano infatti presenti anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, l’assessore regionale alla Legalità, Mario Morcone, il questore di Napoli, Alessandro Giuliano. Presenti anche Cesare Moreno di Maestri di Strada, Paola Mango di CuciNapoli ed il presidente della fondazione Polis, don Tonino Palmese. «In questo territorio il pacco esprime il potere dei segni. Occorre che i segni della laboriosità, sui terreni confiscati, diventino potenti affinché’ possano convincere tutti noi del fatto che le cose sane e saporite possano diventare motivo di speranza e di gioia per le persone», ha sottolineato don Tonino Palmese.
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