Presentato A.C.Q.U.A. Napoli est

Presentato A.C.Q.U.A. Napoli est

Il primo progetto di marketing territoriale e turismo esperienziale di Napoli est prende ufficialmente forma partendo da San Giovanni a Teduccio

Costruire il primo distretto innovativo e sostenibile all’interno della VI municipalità di Napoli. Sia dal punto di vista culturale che economico. Questo l’obiettivo di A.C.Q.U.A. (Aree Cittadine ri-Qualificabili da Umane Alleanze), il primo progetto di marketing territoriale e turismo esperienziale di Napoli est. Lo farà attraverso la formazione di giovani Neet e il coinvolgimento del tessuto produttivo, del terzo settore e della cittadinanza tutta, attraverso laboratori di co-progettazione che serviranno a costruire tour sul territorio. «Con A.C.Q.U.A. rimettiamo al centro il teatro, l’archeologia industriale, la formazione, riscopriamo la storia di un quartiere che era e resta a vocazione operaia. Scopriamo dall’altra gli innumerevoli talenti che popolano questa area», ha sottolineato il presidente della cooperativa sociale Sepofà, Roberto Malfatti.

Ieri la presentazione nel corso di un open day che ha visto la mattina la conferenza stampa presso la sede di Figli in Famiglia, a San Giovanni a Teduccio. Oltre ai partner ed a numerosi ospiti, alla presentazione ha preso parte anche il presidente della VI Municipalità, Alessandro Fucito. «Abbiamo bisogno di una programmazione pubblica onde evitare la dispersione di energie. È assolutamente possibile che questa città possa cambiare e partire da questo territorio. Perché questo territorio ha delle potenzialità vere. Il degrado di questo territorio non l’ha prescritto il medico di base. Abbiamo il dovere di mettere a frutto tutte le energie delle giovani generazioni», ha detto Fucito.

A.C.Q.U.A. è un progetto che porterà a San Giovanni a Teduccio, Barra e Ponticelli un investimento di 150mila euro, grazie al bando I Quartieri dell’Innovazione. Bando che ha finanziato anche altri progetti sulla stessa municipalità per un ammontare totale di circa 600 mila euro. Un investimento ingente che sarà raggiunto forse solo con i fondi del Pnrr, che però difficilmente andranno a ricadere sui settori intercettati dai progetti attivati a Napoli est. Nel pomeriggio di ieri, presso il Cultural HubArt 33, gli altri partner ti progetto, hanno messo in campo azioni che rimandano alle attività che realizzaranno nei prossimi mesi sul territorio. Dalle performance teatrali dell’associazione Trerrote, al laboratorio di immaginazione di Sis – Social Innovation Society, ai tour esperienziali di ViaggieMiraggi. Altro partner di A.C.Q.U.A. è l’ente di formazione Enaip. Tra le attività anche uno spazio per bambini curato da Bimbi SpaziALi.

«Oggi comincia ufficialmente non solo un progetto ma un percorso che porterà Napoli Est a una maggiore consapevolezza delle proprie risorse», ha aggiunto Malfatti. Un percorso che punta ad aggregare esperienze e offerte turistiche su matrice di proposte collegate a sharing, green, reuse, circolar economy e che crea realtà generativa in luoghi secondari e autentici attraverso l’uso delle nuove tecnologie. A.C.Q.U.A. ribalta il paradigma e innova coinvolgendo i cittadini nel divenire Monumenti Umani. «Lo faremo mettendo in rete tutti i soggetti che vorranno entrare nel nostro circuito sociale, etico, culturale. Alle umane alleanze noi ci crediamo sul serio. Soprattutto, crediamo che Napoli Est possa essere altro e sentirsi finalmente parte della città», ha chiosato il presidente della cooperativa sociale Sepofà.

@dalsociale24



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