Un provvedimento da 5,4 miliardi di euro in termini di indebitamento netto e 6,2 miliardi in termini di saldo da finanziare
L’ultimo Dpcm del presidente del Consiglio entrato in vigore lunedì 26 ottobre chiude alcune attività come cinema e teatri. Taglia gli orari di apertura della ristorazione, ma non è un vero lockdown. Decisione che invece prendono Francia e Irlanda e che, verosimilmente, adotteranno anche Germania e Regno Unito. Il Dpcm in vigore fino al 24 novembre prevede anche delle misure di ristoro per contrastare l’emergenza economica e sociale delle attività maggiormente penalizzate dal provvedimento.
Ieri sera il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge che introduce il sostegno ai lavoratori e ai settori produttivi. Una misura da 5,4 miliardi di euro in termini di indebitamento netto e 6,2 miliardi in termini di saldo da finanziare. Tra i principali provvedimenti previsti la proroga della cassa integrazione fino al 31 gennaio con un intervento da 1,6 miliardi, lo stop ai pignoramenti degli immobili fino a fine anno, la cancellazione della seconda rata Imu e il potenziamento del reddito di emergenza.
Istituito un fondo perduto per le imprese con fatturato maggiore di 5 milioni di euro, con un ristoro pari al 10 per cento del calo del fatturato. Per i lavoratori autonomi e intermittenti dello spettacolo è prevista un’indennità pari a mille euro. Prorogata la cassa integrazione e indennità speciali per il settore del turismo. 1 miliardo per il sostegno dei confronti di alcuni settori colpiti. 400 milioni per agenzie di viaggio e tour operator, 100 milioni per editoria, fiere e congressi, 100 milioni di euro per il sostegno al settore alberghiero e termale, 400 milioni di euro per il sostegno all’export e alle fiere internazionali.
Prevista un’indennità da 800 euro per i lavoratori del settore sportivo. Sostegno anche alle attività sportive dilettantistiche. Istituito un fondo da 100 milioni di euro per sostenere le imprese delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura interessate dalle misure restrittive. Misure anche per la la salute, la sicurezza e la giustizia