Assicurati vitto, alloggio ed assistenza sanitaria, non sono previsti corsi di lingua, nè formazione professionale per una eventuale inclusione lavorativa.

Sono cinque i bandi, che ridisegnano il sistema di accoglienza dei migranti a Milano, frutto del decreto sicurezza e delle nuove linee guida dell’era Salvini. Sono stati pubblicati sul sito della Prefettura, quattro bandi definiscono quali servizi verranno garantiti ai richiedenti asilo e i costi, mentre il quinto è per la gestione del nuovo Centro permanente per i rimpatri (Cpr). 

Pare non siano necessari più di 2.900 posti letto per via dell’afflusso decrescente dei profughi: 750 in strutture individuali (ossia appartamenti), 500 in strutture fino a 50 accolti, altri 1.650 per centri collettivi da 51 a 300 posti, a cui si aggiunge il Centro di accoglienza straordinaria “Caserma Mancini”di via Corelli 176 che offre 300 posti letto. Per il Cpr di via Corelli 29, i posti previsti sono 140. Sia per i centri di accoglienza che per il Cpr, i gestori dovranno fornire assistenza sanitaria, vitto e alloggio, la presenza di mediatori linguistici, informazioni sulle norme sull’immigrazione.

Prevista anche “un’attività di supporto nella predisposizione della documentazione a sostegno della domanda di riconoscimento della protezione internazionale”. Mentre nel Cpr il gestore dovrà offrire un “servizio di assistenza psicologica”. Per i centri di accoglienza è stimata una spesa complessiva di 94 milioni di euro per i prossimi due anni, mentre  per il Cpr la stima è di 3,9 milioni di euro. 

I bandi per l’accoglienza non prevedono corsi di lingua, formazione professionale o accompagnamento all’inserimento sociale o lavorativo dei richiedenti asilo. E ai gestori viene pagata meglio l’accoglienza nel Cpr rispetto ai centri di accoglienza. La base d’asta per il Cpr è infatti di 28,80 euro al giorno per migrante (Iva esclusa), più 150 euro per il Kit (vestiario) di primo ingresso mentre nei centri di accoglienza, la base d’asta scende. Per strutture da 50 a 300 posti letto, sono previsti 21,90 euro per migrante al giorno oltre a 150 euro per il kit ingresso, per le strutture fino a 50 posti 23 euro e per gli appartamenti è di 18 euro. Da considerare le entrambe le sistemazione schede telefoniche da 5 euro e pocket money pro capite giornaliero che non supera mai i tre euro.