La denuncia dell’attivista ambientale Riccardo Zingaro
Riccardo Zingaro è un attivista ambientale che da tempo si batte per la bonifica dell’area del Dirillo in Sicilia. Da mesi denuncia l’inquinamento della foce del fiume Dirillo e della zona circostante ad Acate, in provincia di Ragusa. Come ha documentato in molte occasioni in quella area vengono sversati rifiuti di ogni genere. Rifiuti speciali. Amianto, fusti di fitofarmaci. E ancora tonnellate di plastica. La denuncia dell’attivista è stata sostenuta dall’associazione Let’s do It! Italy.
Come la stessa Arpa Sicilia ha potuto constatare a seguito delle denunce di Zingaro alcune delle strade che portano alla spiaggia sono inaccessibili proprio per l’ingente presenza di rifiuti. L’agenzia regionale per la protezione ambientale ha disposto «la bonifica e riqualificazione ambientale del litorale di Marina di Acate attraverso l’applicazione della legge 68/2015».
A novembre il Comune di Acate ha disposto la bonifica di 7 tonnellate di rifiuti. La ditta incaricata ha solo raccolto i rifiuti, lasciandoli depositati lungo l’alveo del fiume. Dopo venti giorni ignoti hanno appiccato un incendio doloso che ha fatto spazio al deposito di nuovi rifiuti speciali. Questo in un area che si trova all’interno di uno dei siti Natura 2000, riconosciuti dal ministero dell’Ambiente. E a solo un chilometro dalla riserva naturalistica del Biviere a Gela.
Per le sue denunce Riccardo Zingaro ha subito minacce e gli è stata incendiata l’auto. Ma lui non si è fermato. Le denunce sono arrivate al ministero dell’Ambiente. Il ministro Sergio Costa aveva disposto l’invio di ispettori ministeriale poco prima dello scoppio dell’emergenza sanitaria. Controllo che non è dunque stato effettuato. In seguito Costa a scritto al presidente della Regione Siciliana Musumeci affinché promuovesse interventi di bonifica e controllo del territorio. Il Comune di Acate ha predisposto una nuova bonifica dell’area con un affidamento di incarico di 80 mila euro.
Stefano Malla