Per accedere al servizio di dovrà passare per le Reti di solidarietà dei Quartieri
Durante il lockdown della scorsa primavera i pacchi alimentari, le spese sospese, hanno dato ossigeno a molte famiglie in difficoltà. In parte grazie al sostegno del pubblico. In parte del privato sociale. In altra parte ancora attraverso la solidarietà. Una distribuzione messa in campo a più riprese. In tante città italiane. Come a Firenze. Il capoluogo toscano risponde nuovamente presente alle necessità dei suoi cittadini. Parte oggi il progetto Re-start, che prevede la distribuzione dei pacchi alimentari attraverso le Reti di solidarietà dei Quartieri, che si avvarranno della collaborazione di 43 associazioni di volontariato cittadine.
I cittadini di Firenze che vogliono richiedere i pacchi dovranno telefonare alla sede delle cinque Reti di solidarietà dei Quartieri e fissare un appuntamento con i volontari. Per questo servizio sono stati stanziati 300mila euro dal governo e 25mila dalla multiservizi Acea. A questi fondi vanno aggiunti 1 milione e 700mila euro per i bonui spesa. La distribuzione andrà avanti fino al 30 aprile. Attraverso i bonus saranno sostenute 5.585 famiglie, tante quante le domande approvate.
«Con i pacchi alimentari vogliamo dare un ulteriore aiuto ai fiorentini, famiglie e singole persone – ha spiegato l’assessore a Welfare Sara Funaro -, che stanno attraversando un periodo di crisi, in cui anche fare la spesa e acquistare i beni di prima necessità diventa difficile. Con questa misura di sostegno alimentare, come con i buoni, vogliamo essere vicini a coloro che hanno più bisogno. La nostra città non lascia indietro nessuno e in questo duro momento di crisi per la pandemia abbiamo rafforzato gli aiuti alimentari per chi si trova in difficoltà».