Il reddito di cittadinanza non convince il sindacato. Lo dice a chiare lettere il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, a margine di un incontro nell’ambito del 18esimo congresso del sindacato. Secondo la Camusso «è diventata una strana cosa. Lo dicono loro stessi nella relazione tecnica. Una riforma strutturale del mercato del lavoro non sta nell’idea del contrasto alla povertà».

Il segretario della Cgil sottolinea, come aveva già fatto a Rimini la scorsa settimana, anche che non si può parlare di una riforma del mercato del lavoro. Si tratta, per la Camusso, di un nome diverso per delle politiche già viste con i precedenti governi. Il Rei, di cui parlò nella nostra redazione la portavoce campana dell’Alleanza contro la povertà Melicia Combierati.

Per il segretario della Cgil manca il tema dell’inclusione «quindi la presa in carico sociale delle differenze, dei bisogni, delle ragioni che si sono determinate». Il problema non è solo la mancanza di lavoro, ma di «redditi assolutamente insufficienti ad avere una condizione una condizione positiva», ha aggiunto la Camusso.



SULLO STESSO ARGOMENTO POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE:

Oxfam, cresce la povertà estrema

Redditto Cittadinanza disabili: non fatto