La petizione è stata lanciata dall’associazione Avvocato di strada
Una petizione per estendere la misura di contrasto alla povertà anche agli ultimi. Ai primi che ne avrebbero bisogno, i senza fissa dimora. L’iniziativa, lanciata da Avvocato di strada, punta a raccogliere almeno 10 mila firme entro fine maggio. Una proposta che punta a dare un sostegno alle oltre 50 mila persone che vivono in strada.
Risuona ancora chiaro e forte il messaggio del ministro del Lavoro Luigi Di Maio alla presentazione del reddito di cittadinanza. Sarebbe dovuta essere una misura che avrebbe abolito la povertà. Ma, tagliando fuori i più poveri, non può farlo. A sottolinearlo il presidente dell’associazione Avvocato di strada, Antonio Mumolo. «Si tratta di una discriminazione profonda e una ingiustizia palese, per questo – ha detto Mumolo – abbiamo deciso di lanciare una petizione e chiedere al governo di modificare la legge ed estendere anche alle persone che vivono in strada la possibilità di chiedere il reddito di cittadinanza e di intraprendere così un percorso che possa condurli a un lavoro e a una vita comune».
Dalla Campania, una delle regioni con una forte presenza di senza tetto, appoggia la proposta Federconsumatori. «Dall’inizio abbiamo detto che la manovra andava rivista perchè escludeva i primi destinatari naturali, ovvero i senza fissa dimora. Speriamo – ha detto il presidente Rosario Stornaiuolo – che il governo torni sulle sue posizioni e allarghi il bacino dei destinatari».
Ciro Oliviero
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