Lo evidenzia nel rapporto “Going for Growth 2021: Shaping a Vibrant Recovery” presentato oggi
Due anni fa l’Ocse evidenziava come il reddito di Cittadinanza fosse elevato rispetto ai redditi mediani italiani. Ed anche più elevato di misure simili adottate da altri Paesi Ocse. «La sua messa in opera dovrà essere monitorata attentamente per assicurare che i beneficiari siano accompagnati verso adeguate opportunità di lavoro», scriveva l’Ocse. In questi due anni le offerte di lavoro per i beneficiari del RdC sono scarseggiate. Per non dire che sono state nulle. Ma per l’Ocse la misura ha migliorato il sistema di protezione sociale italiano.
Questa la lettura che si fa nel rapporto “Going for Growth 2021: Shaping a Vibrant Recovery” presentato oggi dall’Ocse. Il Reddito di Cittadinanza «introduce maggiori benefici per le famiglie insieme a condizioni più rigorose», scrive oggi l’Ocse. Ma non è quel che ritiene l’Alleanza contro la povertà che, poco dopo l’insediamento del governo Draghi, aveva inviato otto proposte per il miglioramento della misura. Tra queste la sostituzione dell’attuale scala di equivalenza con l’Isee. Revisione che la stessa Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico aveva richiesto all’Italia lo scorso luglio per evitare un ulteriore aumento della povertà, anche causa pandemia.
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