Le note di vicinanza di Libera Campania e del comitato di liberazione dalla camorra Area Nord di Napoli
La mattina del 7 marzo dello scorso anno apparirono lungo alcune strade di Arzano dei falsi manifesti funebri che annunciavano la morte del comandante della polizia locale, Biagio Chiariello. Una grave minaccia da parte della criminalità organizzata del comune alle porte di Napoli. A seguito di quei fatti gli venne assegnata la scorta. Il 23 marzo 2022 i carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna eseguirono due misure cautelari. Uno dei destinatari era Mariano Monfregolo, 39enne fratello di Giuseppe, considerato a capo dell’omonimo clan camorristico di Arzano.
Nelle scorse ore al comandante Biagio Chiariello è stata tolta la scorta. A deciderlo la Prefettura di Napoli, a seguito della relazione del comitato interforze. Scelta dettata da arresti e condanne a carico di una parte degli esponenti del locale clan dell’area nord di Napoli. Familiari e sodali di quel clan però sono ancora nelle abitazioni della 167, contro i quali si era mossa l’azione di denuncia del comandante della polizia locale di Arzano. Proprio nei giorni scorsi una parte della cittadinanza si era schierata a favore di un commerciante che ha deciso di denunciare gli estorsori.
«Non vogliamo sostituirci a chi, istituzionalmente, è responsabile della sicurezza ma non possiamo non dire che la revoca della scorta al comandante della polizia municipale di Arzano, Biagio Chiariello, ci preoccupa e ci lascia perplessi», si legge in una nota del comitato di liberazione dalla camorra Area Nord di Napoli. Sulla stessa falsa riga anche Libera Campania. «La revoca della scorta che gli era stata assegnata a seguito di minacce camorristiche ci lascia perplessi. Il territorio in cui opera Chiariello non è stato liberato completamente della presenza mafiosa. Libera Campania chiede ai vertici delle istituzioni di Polizia, al Prefetto di Napoli, al ministro dell’Interno di valutare in tempi brevi la possibilità di riassegnare la scorta a Biagio Chiariello, per tutelare la sua persona ed il suo operato nel comune dell’area nord di Napoli», si legge nella mota di Libera Campania.
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