I rifiuti pericolosi, ad ora classificati come scarti si scavi edili e stradali, hanno penetrato fino alle falde acquifere
Almeno 85 mila metri cubi di rifiuti sono stati sversati in un’area agricola sottoposta sia a vincolo ambientale che paesaggistico, in località Gaggio nel comune di Senna Comasco. I rifiuti pericolosi interrati hanno compromesso l’ecosistema di campi dove, fino a questa mattina, pascolavano le mucche da latte e da carne. I rifiuti, ad ora classificati come scarti si scavi edili e stradali, hanno penetrato fino alle falde acquifere. L’illecito è stato scoperto grazie ad ad un’operazione di contrasto al fenomeno dell’inquinamento ambientale e al traffico illecito di rifiuti speciali eseguita dai carabinieri del Reparto operativo di Como su richiesta della Dda di Milano. Nel corso delle indagini è stato ricostruito un traffico e conseguente interramento di rifiuti lombardi per almeno 5 anni.
Gli uomini dell’arma hanno arrestato sei persone, tra le province di Milano e Como. Sono inoltre stati sequestrati autocarri, macchine di scavo e terreni per quasi 5 ettari, di cui quasi un terzo rappresentato dall’area inquinata. Un plauso all’operazione è arrivato dal presidente della commissione Ecomafie, Stefano Vignaroli. Sulla vicenda si sono espressi anche gli esponenti del M5S in commissione Ambiente al Senato. «Non possiamo abbassare la guardia. Dobbiamo impegnarci con ancora più forza per aumentare il monitoraggio con particolare attenzione alle aree interne», si legge in una nota congiunta.
I senatori hanno sottolineato che su questo reato sarebbe potuta intervenire la legge Terra Mia, proposta dall’allora ministro dell’Ambiente Sergio Costa, che avrebbe introdotto modifiche al Codice penale, al Testo Unico dell’Ambiente e al Codice Antimafia in materia di responsabilità amministrativa degli enti. Legge che Italia Viva ha sempre rigettato in sede di Consiglio dei Ministri perché ritenuta pericolosa per le aziende. Secondo i renziani, infatti, questa norma penalizzava le imprese. «I fatti dimostrano che un inasprimento delle pene è oggi urgente e necessario. Da nord a sud, tutti i territori sono colpiti da queste fattispecie di reati ambientali che vanno puniti con il massimo della pena», hanno detto i senatori del M5S in commissione Ambiente.
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