Durate il lockdown di primavera il governo ha stanziato ai Comuni 400 milioni di euro destinati all’erogazione di buoni spesa e per la distribuzione diretta di prodotti di prima necessità. Il Decreto Ristori ter rinnova i buoni spesa Covid. Una misura che permetterà a molte famiglie in difficoltà di affrontare questa seconda fase dell’emergenza. Le prime a ricevere il bonus saranno saranno famiglie con figli, coppie e single che non ricevono altri sostegni come il Reddito di Cittadinanza o la cassa integrazione. L’importo medio resterà di 300 euro. Potrà aumentare in base al numero di persone che vivono sotto lo stesso tetto fino a 500 euro per nuclei familiari composti da 5 o più persone.

In alcuni Comuni è previsto un sostegno più ingente di quello della prima fase dell’emergenza. A Napoli, in primavera, erano state sostenute circa 27mila famiglie. Oggi, secondo i calcoli dell’amministrazione, i nuclei che riceveranno i buoni spesa potrebbero essere il doppio. Questo in virtù del provvedimento adottato due giorni fa che stabilisce l’utilizzo del Fondo di Solidarietà Alimentare di oltre 7,5 milioni assegnati con il Decreto Ristori Ter, di oltre un milione proveniente dal fondo comunale “Cuore di Napoli” e 80 mila euro assegnati dall’Anci.

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In altri Comuni il bonus sarà inferiore. A Genova a cui sono andati 3 milioni e 52mila euro – il valore dei buoni spesa sarà di 100 euro. A Rimini si parte da un minimo di 100 ad un massimo di 400 euro per nucleo familiare in base al numero dei componenti. A Taranto – che disporrà di 700mila euro – si va da un minimo di 150 ad un massimo di 250 euro a famiglia. C’è chi ha deciso di diminuire il più possibile i contatti anche per questa misura. Il Comune di Marigliano, in provincia di Napoli, ha stabilito che i bonus saranno scaricati tramite una app. Le domande dovranno essere inoltrate tramite posta elettronica entro il 15 dicembre.