Questa mattina hanno fatto visita al polifunzionale di Soccavo il ministro dello Sport Andrea Abodi, il vicepresidente della Camera, Sergio Costa, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi
La nona municipalità del comune di Napoli (Pianura-Soccavo) conta più di 100mila abitanti, per un’estensione territoriale di 16,57 chilometri quadrati. Una piccola città, praticamente. Eppure a Pianura non esistono scuole superiori. Sempre a Pianura non esistono presidi sanitari. Dall’altra parte, a Soccavo, non va sicuramente meglio.
Questa mattina al polifunzionale di Soccavo, un’enorme struttura che si erge tra i caseggiati popolari di via Adriano, hanno fatto visita il ministro dello Sport Andrea Abodi, il vicepresidente della Camera, Sergio Costa, il deputato stabiese del M5S Gaetano Amato e il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. Motivo della visita: l’impianto sportivo e lo stato di abbandono di alcune aree del polifunzionale.
«Dietro mia richiesta, scrive sulla sua pagina Facebook Gaetano Amato, è venuto a Napoli il Ministro dello sport, Andrea Abodi, perché gli avevo chiesto di visionare un polifunzionale praticamente abbandonato, da riattare e trasformare in palazzetto dello sport, con teatro, e presidio di stato».
Ma il motivo della visita, per Sergio Costa, è stato anche quello di sottolineare «le potenzialità del centro, con una palestra stupenda in cui i ragazzi praticano diversi sport come judo, boxe, scherma e gestita, tra i tanti, da due campioni come Patrizio Oliva e Diego Occhiuzzi». Sotto la lente di ingrandimento le condizioni dell’auditorium del polifunzionale, completamente abbandonato.
Eppure, sottolinea l’ex ministro dell’Ambiente «ci sono più di 4 miliardi nel Pnrr destinati a sport e inclusione e di questi fondi basterebbero pochi milioni per sistemare e mettere in funzione molte delle nostre strutture».
«A Napoli – ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi – servono interventi strutturali che garantiscano poi la regolare manutenzione nel tempo degli spazi. Bisogna poi attribuire le strutture alle associazioni sportive in maniera regolare, perché se non sono legittimamente titolate ad avere gli spazi non possono loro chiedere più finanziamenti a fonti come Sport e Salute». Per Costa, «non è possibile che si preferisca costruire nuovi impianti a fronte di strutture gia’ presenti sui nostri territori. Il mondo cambia, ma gli sprechi restano e questo è inaccettabile».
