In occasione della Giornata Internazionale contro la discriminazione Save the Children ha lanciato la campagna #Upprezzami di SottoSopra
Da questa mattina le scuole di ogni ordine e grado della Campania tornano alla didattica a distanza. La crescita dei contagi ha spinto il governatore De Luca ad assumere questa condizione. Nonostante in molte scuole non si sia registrato neanche un contagio. Lo stesso sta avvenendo anche in altre aree del Paese, che però, a differenza della Campania, sono zona rossa. Come nella provincia di Frosinone. L’aumento dei positivi potrebbe spingere però anche la Regione Lazio a seguire la strada della Campania. Lo ha confermato questa mattina alla Dire l’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato.
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La dad, come dalSociale24 ha più volte sottolineato, può essere però discriminatoria. Senza ombra di dubbio lo è per le categorie più fragili, che non possono interagire con i propri compagni di classe. Come i ragazzi con disabilità. Ma allo stesso tempo lo è per quegli studenti che vivono in famiglie in stato di necessità, o con più figli. Queste non sempre riescono ad accedere a dispositivi necessari alla didattica a distanza. E questi ragazzi possono diventare vittime di discriminazione. L’8 per cento dei ragazzi intervistati da Save the Children ha dichiarato di aver assistito a episodi di discriminazione on line nei confronti di coetanei. Non avere pc, smartphone o connessione per fruire è al primo posto. Gli studenti vengono discriminati anche se risultati positivi al covid-19 (1 su 25) o perché di origine straniera (1 su 25).
Save the Children ha diffuso i dati in occasione della Giornata Internazionale contro le discriminazioni. L’organizzazione ha lanciato oggi la campagna #Upprezzami di SottoSopra, i giovani di Save the Children. Per tutto il mese di marzo studenti e docenti sono invitati a condividere sui social le attività realizzate per il contrasto della discriminazione. Su Instagram e TikTok spopolano già gli hashtag #noalbullismo e #noalrazzismo.
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