213 gli atti intimidatori dall’inizio dell’anno
Nei primi quattro mesi del 2019 sono 213 gli atti intimidatori perpetrati a danno degli amministratori locali italiani. In media uno ogni 13 ore. Lo denuncia Avviso Pubblico. Nel confronto con i dati relativi allo stesso periodo dal 2011 l’associazione evidenzia che mai erano stati superati i 200 atti intimidatori nei primi 4 mesi dell’anno. 177 nel 2018, 183 nel 2017, 164 nel 2016, 169 nel 2015.
Anche candidarsi a fare l’amministratore locale può essere pericoloso. Nel periodo di riferimento anche le persone candidate sono state minacciate. I fatti si sono verificati nelle province di Roma, Firenze, Cosenza, Varese, Cagliari, Salerno, Trento, Lecce, Modena, Caserta, Bergamo e Sassari. Nel caso del comune di Parabita, in provincia di Lecce, il candidato sindaco ha ritirato la propria candidatura. Quel Comune andrà al voto dopo lo scioglimento per mafia e la gestione straordinaria dei commissari prefettizi.
Partendo da questi fatti Avviso Pubblico ha chiesto al ministero dell’Interno di lavorare per garantire maggiore sicurezza ai candidati alle prossime elezioni amministrative e regionali. Così come agli amministratori locali già eletti. Nella nota stampa diffusa l’associazione degli amministratori locali ha evidenziato che «contro la rabbia sociale, la criminalità politica e quella mafiosa servono fermezza e nessuna tolleranza».
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