A Milano registrato un incremento del 67 per cento
Ambiente e mobilità in Italia non sono mai stati un connubio perfetto. Ma per affrontare la fase 2 dell’emergenza sembra imprescindibile. Nelle ultime settimane lo hanno rimarcato anche da queste pagine professionisti del settore, come il Managing director di Push Salvatore di Di Dio. Ma anche associazioni ambientali, come Cleanap, che cinque anni fa ha portato avanti un progetto sperimentale di bike sharing a Napoli.
Durante la definizione del dl Rilancio se ne è accorto anche il governo. Per andare incontro a questa necessità l’esecutivo ha approvato il bonus bici. Un buono che vale per il 60 per cento del prezzo della bicicletta o dell’acquisto di un abbonamento di bike sharing. La cifra coperta dal bonus non può comunque superare i 500 euro. Possono usufruirne i cittadini maggiorenni residenti nei capoluoghi di Regione, nelle Città metropolitane, nei capoluoghi di Provincia, nei Comuni con più di 50 mila abitanti.
I cittadini hanno recepito l’importanza sia sul piano ambientale che economico. Il 4 maggio a Milano il servizio di bike sharing BikeMi è stato utilizzato da 3.522 persone. Rispetto ad una settimana prima è stato registrato un aumento del 67 per cento. In aumento anche le persone che hanno chiesto alle officine di rimettere in sesto le bici dimenticate in cantina. Significativa anche la scelta di alcune aziende di dotare i propri dipendenti delle due ruote a pedali. Tra queste Moncler e Dsquared2.