Grazie alla campagna Il cibo che serve promossa dalle Acli di Roma
Nell’ultimo anno grazie alla campagna Il cibo che serve sono stati ridistribuiti 64.319 chili di pane e 36.612 di ortofrutta solo a Roma. Numeri che hanno permesso così di completare 1.200.000 pasti in un anno. Accanto all’impegno di Acli Roma per questo progetto c’è quello delle realtà della filiera di agricoltura biologica e del Centro agroalimentare di Roma. Un impegno che permette di garantire cibo di qualità alle persone meno abbienti della capitale.
I risultati della campagna sono stati presentati questa mattina in occasione della VII Giornata nazionale di prevenzione allo spreco alimentare alla quale sono intervenuti, tra gli altri, il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri, il presidente dell’Enpam Alberto Oliveti, la promotrice della legge nazionale antispreco Maria Chiara Gadda. All’incontro ha preso parte anche la presidente delle Acli provinciali di Roma, Lidia Borzi che ha raccontato le buone pratiche di recupero e redistribuzione delle eccedenze.
Per Lidia Borzi si tratta di «un progetto che ha significative ricadute positive non solo per i destinatari finali come le famiglie e le realtà solidali ma anche per gli esercenti, che concretizzano la loro responsabilità sociale d’impresa e possono avere un vantaggio economico grazie alla legge Gadda; per le istituzioni, in particolare i municipi, che si pongono come veri e propri presidi di prossimità, ma anche per le scuole e l’università, che svolgono importanti attività di sensibilizzazione e prevenzione che è la via principale per contrastare gli spechi».