La mostra rientra in Latcho Drom, progetto finanziato dal Right Equality and Citizenship Programme dell’Ue per combattere la discriminazione di Rom e Sinti
Circa l’11 per cento della popolazione Rom e Sinta in Italia vive nei campi. Il resto vive in abitazioni regolari. La maggior parte delle persone crede invece che Rom sia sinonimo di degrado e di mancata volontà di inclusione. La mostra itinerante “Romanipen, Identità e storia della cultura romanì” racconta invece l’inclusione. La mostra rientra in Latcho Drom, progetto finanziato dal Right Equality and Citizenship Programme dell’Ue per combattere la discriminazione e favorire l’inclusione di Rom e Sinti nelle comunità locali. L’esposizione, inaugurata ieri a Boves, in provincia di Cuneo, nelle prossime settimane farà tappa anche a Torino, Rimini, Roma.
«Con questo percorso presenteremo storie ed eventi che mostreranno quanto di buono fiorisce in questa cultura e tradizione tanto straordinaria quanto sconosciuta. Camminare insieme, al fianco del popolo Rom, è possibile», ha detto Natascia Mazzon della Comunità Papa Giovanni XXIII, curatrice del progetto con Lucia Sandiano.
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