Russia, chi rifiuta leva militare va in galera

Russia, chi rifiuta leva militare va in galera

Il decreto legge sulla responsabilità penale per dichiarazioni mendaci sulle azioni delle forze armate russe prevede il carcere

La scorsa settimana uno studio indipendente della Russian Field ha concluso che un giovane russo su due si dichiara contro la guerra. Un dato assai interessante considerata la propaganda in atto nel Paese sul conflitto in Ucraina. Ed ancor di più considerando gli interventi di polizia contro i dissidenti del Cremlino. A maggior ragione dopo l’approvazione del decreto legge sulla responsabilità penale per dichiarazioni mendaci sulle azioni delle forze armate russe approvato dalla commissione competente della Duma di Stato nei giorni scorsi.

Le nuova legge prevede una multa da 700 mila a 1,5 milioni di rubli o fino a 3 anni di reclusione per i cittadini che dichiarano il falso. Per fake news create da funzionari, gruppi organizzati, con creazione artificiale di prove o motivati ​​da odio o inimicizia, una multa da 3 a 5 milioni di rubli, o da 5 a 10 anni. Per notizie che abbiano causato gravi conseguenze, da 10 a 15 anni di reclusione. Per chi invita ad impedire l’uso delle truppe russe per proteggere gli interessi della Russia, mantenere la pace e la sicurezza, o per screditare tale uso, una multa da 100 mila a 300 mila rubli o fino a 3 anni di carcere. Se tali richieste di ostruzionismo o tale screditamento hanno causato gravi conseguenze, una multa fino a 1 milione di rubli o fino a 5 anni di reclusione.

Reclusione anche per i giornalisti che utilizzano le parole guerra o invasione per descrivere il conflitto in Ucraina. Reclusione anche per gli avvocati che tentano di difendere questi ultimi ed anche i giovani che non vogliono prestare servizio militare. «L’articolo 2 della Costituzione della Federazione Russa parla del più alto valore dei diritti umani e delle libertà, mentre l’articolo 59 parla del servizio militare come un dovere e un obbligo dei cittadini russi, fissando la schiavitù della leva. Secondo l’articolo 328 del codice penale della Federazione Russa, chiunque non voglia combattere nell’esercito russo rischia due anni di carcere», racconta a dalSociale24 un avvocato russo, collaboratore dell’associazione VitaWorld, che non può far conoscere il proprio nome per ragioni di sicurezza.

«L’Unione Europea deve adottare immediatamente una serie di misure che consentano ai russi che non vogliano arruolarsi di rifugiarsi nei Paesi europei», ha aggiunto l’avvocato russo.

@ciro_oliviero

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