Una chiara intimidazione ai danni degli operatori del centro sociale in largo Annunziata
A chi può dare fastidio un centro sociale nato per aiutare i bambini nelle attività post scolastiche? Che senso ha rubare e saccheggiare colori, pennarelli e merendine in un centro dove ogni giorno dopo le attività di doposcuola, gli stessi volontari intrattengono con giochi ludici i bambini che hanno genitori che lavorano? E soprattutto il messaggio di tale scempio qual è? Sono queste le domande che da ieri pomeriggio gli abitanti della zona di Bari vecchia si stanno ponendo, da quando gli operatori del Centro Anspi Santa Annunziata hanno scoperto di aver subìto una violazione con annesso furto di tutto il materiale per i laboratori.
Il centro sociale di Bari vecchia, nato in largo Annunziata dall’ispirazione del parroco della cattedrale di San Sabino, don Franco Lanzolla, accoglie una cinquantina di bambini tra 6 e 16 anni per doposcuola, laboratori artigianali, di pittura e di cartapesta, teatro, sport oratoriali, educazione civica, letture collettive nella biblioteca ristrutturata.
La denuncia è stata sporta nella giornata di ieri, ma lo sgomento in città è enorme. Bari oggi è una città piena di rabbia ma voglia di rivalsa. Per gli abitanti e gli operatori sono delle vere e proprio intimidazioni. Lo svolgimento di attività oneste, belle e pulite, senza alcuno scopo di lucro, pare stia infastidendo chi è abituato a vivere nella illegalità. Anche quella più becera, che spinge a rubare le merendine che i genitori dei piccoli del quartiere donano sistematicamente per il momento della merenda. Appena si entra nel centro, colpisce una frase famosa riportata col pennarello dai ragazzini: Vola solo chi osa farlo. Ecco, ieri, il volo della gente onesta di Bari vecchia non è stato comunque fermato.
Carmen Cretoso