L’operazione Balleship ha portato all’arresto di 14 persone
Sono 14 le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del Tribunale di Lecce. Destinatarie altrettante persone di spicco del clan Caracciolo-Montenegro di Monteroni. I reati contestati vanno dall’associazione di tipo mafioso all’associazione a delinquere finalizzata alla produzione ed al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Tra gli altri capi di imputazione estorsione, rapina, furto e minaccia aggravata con l’uso delle armi.
Dai due anni di indagini è emerso che la famiglia criminale della Sacra Corona Unita faceva capo ad Alessandro Caracciolo e a sua moglie Maria Montenegro. In passato i due erano stati membri del clan Tornese, contro il quale avevano avviato una guerra per il controllo del territorio salentino.
I NUMERI
4 gli arrestati in flagranza di reato per traffico di stupefacenti. A loro sono stati sequestrati 1,2 chilogrammi marijuana, 150 grammi di eroina e 40 di cocaina. Nell’ambito dell’operazione Battleship sono state denunciate altre 27 persone. Secondo la Dia di Lecce il gruppo mafioso operava nei comuni di Leverano, Copertino, Porto Cesareo e in altre aree del sud del Salento. Dalle indagine portate avanti dal Gico e dello Scico della guardia di finanza è emerso che il clan riscuoteva una percentuale, non inferiore al 20, sugli introiti delle attività criminali. Un pizzo sulle attività criminali.
Dall’operazione Battleship è emerso il ruolo centrale delle donne nelle attività criminali. Una centralità che era già stata trovata in precedenti casi analoghi, soprattutto in Campania.