Dall’entrata in vigore della legge nel 1991 sono stati 350 i provvedimenti di scioglimento
Lo scorso 22 ottobre il Consiglio dei ministri ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Pratola Serra, in provincia di Avellino. A darne notizia Avviso Pubblico, l’associazione dei comuni degli enti locali che promuovono la cultura della legalità. La decisione porterà alla nomina di un commissario prefettizio per diciotto mesi. Al fine del mandato si andrà a nuove elezioni. Il Comune campano è il decimo ad essere sciolto per infiltrazioni mafiose nell’anno in corso.
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Dall’entrata in vigore della legge nel 1991 sono stati 350 i provvedimenti di scioglimento in 264 enti locali, compresi un capoluogo di provincia e sei aziende sanitarie e ospedaliere. I primi Comuni ad essere commissariati furono Taurianova, in provincia di Reggio Calabria, e Casandrino, in provincia di Napoli, il 2 agosto del 1991. La regione che ha subito il maggior numero di decreti di scioglimento è la Calabria (123), seguita da Campania (111), Sicilia (84) e Puglia (19). I restanti 13 scioglimenti si sono verificati Piemonte (3), Liguria (3), Lazio (2), Basilicata (2), Valle d’Aosta, Lombardia ed Emilia-Romagna. Le province in cui si sono verificati il maggior numero di scioglimenti sono Reggio Calabria (70), Napoli (60), Caserta (37), Palermo (36) e Vibo Valentia (24).