Tre italiani su quattro sono soddisfatti della qualità della propria vita sessuale. Di questi il 23 per cento è molto soddisfatto, mentre il 53 abbastanza. I residenti nelle regioni meridionali e nelle isole sono maggiormente soddisfatti (26 per cento rispetto alla media nazionale del 23). A rivelarlo un’indagine condotta da Ipsos per conto della Fondazione Pro. L’unica in Italia dedicata esclusivamente alla salute dell’uomo.

Nonostante l’81 per cento del campione intervistato dichiari che ritiene importante parlare di argomenti legati alla sessualità, dallo studio emerge che resta un tabù il dialogo tra padri e figli sul tema dell’educazione sessuale. Due figli su tre sostengono di non aver mai affrontato nella loro vita l’argomento con un genitore. Tra quelli che hanno parlato di questo tema con un genitore nel 47 per cento dei casi lo ha fatto poche volte e solo in occasione di momenti particolari. Una maggiore attenzione verso il dialogo la hanno i “nuovi” padri, che nel 44 per cento dei casi sostiene di volerlo fare in futuro.

«Su questo argomento specifico la popolazione non è pronta. A scuola non se ne parla. Gli insegnanti non aiutano gli alunni a sviscerare l’argomento e nemmeno qualcuno non ha mai aiutato i genitori ad affrontare il tema», ha dichiarato Paolo Valerio, presidente di Onig (Osservatorio nazionale identità di genere). «Un altra questione riguarda la sessualità e l’omosessualità. Oggi i ragazzi sono già informazioni attraverso internet, ma una volta si faceva un corso sul tema. Sono varie e complesse le variabili che vanno messe in gioco. Di sicuro possiamo dire che chi è meglio informato può conoscere meglio», anche se, come sottolinea Valerio, neanche i medici ne parlano. «In questo Paese c’è anche un problema religioso che andrebbe sviscerato», ha aggiunto il presidente di Onig.

Ciro Oliviero